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punti panoramici a picco su una valle selvaggia e rosseggiante nei colori d'autunno, quasi abbagliante nelle dorate ore del tramonto
una lunga trincea di crinale della Prima Guerra Mondiale fra suggestive gole, stretti anfratti, grotte, scalinate, feritoie e osservatori a picco sulla roccia
osservare la fauna che popola questi luoghi e si muove nelle ultime luci del giorno
Chiudete gli occhi e immaginatevi di camminare in una stretta gola. L'aria è frizzante e densa di umidità. Allungando le braccia possiamo sfiorare le fresche pareti ricoperte di morbido muschio. Davanti e dietro di noi scale in pietra e legno in un continuo saliscendi, che ci portano verso osservatori, punti panoramici a picco su una valle selvaggia e rosseggiante nei colori d'autunno, quasi abbagliante nelle dorate ore del tramonto. Uno dei territori che ha visto il ritorno stabile di uno degli animali più affascinanti: il lupo. Nel silenzio dell'imbrunire ci sembra quasi di sentire il suo richiamo, ma forse è solo l'ululato del vento, che da il nome a questi luoghi.
L'esperienza che vi aspetta nell'escursione che abbiamo preparato per voi vuole proprio essere questa, un'intima connessione con la Natura e le memorie di questo luogo, fra racconti di un passato recente ed uno più antico, lasciando che le emozioni del tempo si sposino con la quiete della natura e con la bellezza di incredibili panorami.
Un'escursione pomeridiana perché sia in un momento più tranquillo e di minore afflusso, per meravigliarci con i caldi colori del tramonto, per incontrare i numerosi camosci che popolano questi luoghi e chissà magari al ritorno ascoltare qualche animale notturno, che con il buio precoce del tardo autunno inizia già a cantare poco dopo il calar del sole.
L'escursione non ha particolari difficoltà nè per sviluppo altimetrico e chilometrico, nè per tecnicità, un percorso molto adatto alle famiglie con bambini di almeno 8 anni abituati a camminare. Sono imprescindibili in ogni caso scarponi o scarpe da trekking in buono stato (con una buona suola), vesiti adeguati per la stagione in montagna e il fresco della sera, una pila o frontale. E chi ce l'ha, una buona macchina fotografica per immortalare il magnifico paesaggio. All'occorrente per immedesimarsi nei racconti ci pensiamo noi!
Siamo nella La Forra del Lupo o Wolfsschlucht come veniva chiamata dai soldati autroungarici, una lunga trincea di crinale della Prima Guerra Mondiale, in posizione dominante e strategica sull'alta valle di Terragnolo, a difesa e controllo degli accessi sull'altopiano. Il sentiero si snoda tra suggestive gole, stretti anfratti, grotte, scalinate, punteggiato di feritoie, caverne e osservatori a picco sulla roccia, che si affacciano su strapiombi e ripidi pendii di fronte al Pasubio, sul versante opposto della valle.
Percorrere la Forra però non significa soltanto ripercorrere un capitolo di storia: significa scoprire angoli di natura, luoghi nascosti e inaspettati. Affacciarsi su panorami che sono tra i più belli del Trentino. Dalla sommità del Dosso delle Somme, nostro punto di arrivo, lo sguardo spazia dal Pasubio all’Adamello e la Presanella, le Dolomiti di Brenta che catturano gli ultimi raggi di luce, il monte Stivo, che sporge verso il lago di Garda e la sinuosa cresta del Monte Baldo, dove il sole si tufferà.
20€ a persona include accompagnamento con approfondimenti naturalistici, storici e culturali da guida professionista Aigae con assicurazione RC
Un'accurata attenzione viene posta nei confronti dei nostri accompagnati per poter fornire un'esperienza sicura ed appagante.
L'escursione viene effettuata rispettando le normative nazionali e regionali/provinciali Covid, rispettando protocolli di sicurezza e precauzioni necessarie.
Tutti i dettagli saranno forniti ai partecipanti al momento dell'iscrizione e su richiesta a chi volesse avere maggiori informazioni.